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Smart&Start Italia è rivolto a sostenere la creazione e la crescita di startup innovative con un alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane. L'incentivo mira a stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all'economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e incoraggiare il ritorno dei talenti dall'estero, comunemente noto come "fuga di cervelli".
In questo contesto, Latitudo 40 si distingue come un esempio di innovazione e tecnologia avanzata, offrendo una soluzione progettata per superare le barriere tecnologiche attraverso un ambiente di sviluppo semplificato.
Il progetto Latitudo 40 ha l’obiettivo di catturare il valore del mercato del settore Earth Observation (EO) attraverso lo sviluppo di una innovativa piattaforma tecnologica capace di offrire una serie di applicazioni verticali in grado di supportare i processi di monitoraggio territoriale e delle infrastrutture critiche a partire da dati acquisiti da sensori satellitari, eventualmente integrati con misure “in situ”.
La vision del progetto è quella di realizzare un nuovo prodotto in grado di posizionare i proponenti sul mercato come “one-stop-shop” per i servizi di monitoraggio del territorio e delle infrastrutture critiche attraverso la gestione completa ed integrata dell’intero ciclo di vita dell’informazione, che parte dal download delle immagini e arriva, passando attraverso una serie di fasi di elaborazione e calcolo, all’individuazione delle informazioni necessarie per una specifica applicazione. Il progetto di ricerca e sviluppo intende fornire nuovi strumenti per il monitoraggio delle infrastrutture critiche (strade, ponti, ferrovie, oleodotti, etc), la cui estensione rende economicamente gravose e poco efficienti le classiche tecniche di monitoraggio attraverso ispezioni in situ.
Il monitoraggio continuo e multiscala del territorio è un presupposto imprescindibile alla previsione e prevenzione di eventi calamitosi e rende maggiormente efficiente l’ordinaria manutenzione delle infrastrutture critiche che insistono sul territorio. Infatti, da una parte consente di supportare la progettualità negli interventi di mitigazione della pericolosità e di ottimizzare il funzionamento e l’efficacia dei sistemi di allerta per le comunità a rischio; dall’altra rende estremamente economica l’acquisizione di informazioni sulla rete. Il monitoraggio in continuo è possibile solo attraverso l’integrazione di dati acquisiti da osservazioni satellitari e misure in situ.
Attraverso il progetto di Ricerca e Sviluppo Latitudo 40 si intende avviare un processo per lo studio e la definizione di una innovativa soluzione tecnologica in grado di rendere disponibili, in modalità multicanale e con la possibilità di offrire le informazioni elaborate a centri di monitoraggio remoti, strumenti per l’analisi e la comprensione di fenomeni che interessano il territorio, favorendo l’attivazione di meccanismi per l’allertamento in tempo reale e la conseguente mitigazione del rischio. Il progetto ha una visione sistematica capace di essere estesa a diversi settori dell’EO e punta ad offrire un approccio innovativo per incrementare la resilienza dei sistemi territoriali, migliorare i processi di monitoraggio di eventi, allertare la popolazione e gestire le azioni post-evento, anche attraverso un supporto per le squadre di emergenza.
Latitudo 40 si configurerà come un sistema integrato, affidabile e versatile, che consente il monitoraggio multi-parametrico del territorio e la correlazione di eventi al fine di offrire una visione di insieme alle strutture pubbliche o private (protezione civile, uffici tecnici) preposte al controllo del territorio e alla mitigazione del rischio. La soluzione proposta nell’ambito del progetto punta ad apportare una sostanziale innovazione sia nel settore spazio che in quello del monitoraggio ambientale attraverso l’uso di una piattaforma in grado di integrare sistemi satellitari e reti di sensori distribuite sul territorio. Agli utenti saranno fornite informazioni georeferenziate su sistemi informativi territoriali esistenti o su cartografia web (modello google map), a valle di un processo di elaborazione, correlazione ed interpretazione basato su un approccio big data in cloud. L’obiettivo è quello di aumentare l’efficacia dei sistemi di monitoraggio e prevenzione attraverso uno strumento che consente la focalizzazione dello sforzo degli operatori sull’analisi dei dati piuttosto che sulla loro catalogazione, elaborazione ed interpretazione.
Oltre agli obiettivi strettamente di ricerca e sviluppo, i proponenti intendono anche:
- Semplificare l’accesso da parte di utenti non esperti alle piattaforme di monitoraggio continuo del territorio basate su dati EO;
- Ridurre significativamente il costo dei servizi territoriali, anche attraverso l’uso di open data, ad esempio quelli derivanti dalla missione Europea es. Copernicus;
- Utilizzare in maniera combinata i dati provenienti da diversi satelliti, ad esempio i dati di Copernicus con quelli di COSMO-SkyMed;
- Offrire la possibilità di creare un ecosistema applicativo, in cui anche sviluppatori terzi possano rilasciare applicazioni basate su specifici modelli di analisi;
- Favorire l’introduzione dell’uso delle soluzioni basate su EO nelle imprese e pubbliche amministrazioni italiane ed europee attraverso un sistema cloud in grado di trasformare dati raw in informazioni e prodotti a valore aggiunto.